L’export italiano cresce, ma aumentano i costi logistici

I casi
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4/08/2021


La crisi legata alla mancanza di container vuoti, di cui abbiamo parlato in questo articolo, e l’aumento dei costi di trasporto ha causato un grande squilibrio commerciale a livello internazionale. I costi della logistica e dei noli marittimi sono notevolmente aumentati, in alcune tratte sono addirittura quintuplicati come su quella tra Cina e Italia.

Nel nostro Paese, in particolare nel Nordest, l’export ha ripreso a crescere, in seguito a un 2020 faticoso con un calo del traffico merci causato dalla pandemia. Il mercato dei noli e del trasporto container è infatti ripartito già dai primi mesi del 2021: gli ultimi dati Istat evidenziano un incremento nelle esportazioni rispetto al 2020 e al 2019. L’interporto di Padova, di Verona, di Pordenone e l’importante porto di Trieste mostrano tutti dati positivi dall’inizio dell’anno. Nello specifico, l’interporto di Padova vede un aumento del 30% di Teu movimentati rispetto al 2020; anche il porto di Trieste, nonostante un leggero decremento nel settore container, prevede un prossimo trend di crescita dei volumi di traffico. Tuttavia, le prospettive future non possono considerarsi particolarmente positive, visto l’aumento spropositato dei costi della logistica, soprattutto dei noli marittimi per i quali gli spedizionieri hanno già chiesto l’intervento delle autorità internazionali, e contemporaneamente l’incremento dei prezzi delle materie prime. Anche il presidente di Assosped Venezia, Andrea Scarpa, sottolinea l’evidente complessità della situazione nella quale gli operatori hanno grandi difficoltà a trovare i container per le proprie spedizioni e molti rinunciano alle tratte. Una situazione data principalmente da uno squilibrio tra la domanda e l’offerta, che si è particolarmente intensificato nel 2020 con la pandemia, continuando ancora oggi a creare evidenti ricadute nel settore trasporto.