Il 26 marzo scorso la nave container Dali, partita dal porto di Baltimora alla volta dello Sri Lanka, ha colpito un pilone del famoso ponte Francis Scott Key, vicino alla città americana di Baltimora, destabilizzando la struttura e provocandone il crollo della maggior parte. Diversi veicoli in quel momento sul ponte sono caduti in acqua, una persona è morta e sono sei i dispersi. Il porto di Baltimora resta chiuso al traffico.
La nave, lunga 300 metri, è partita da Baltimora in rotta per Colombo, nello Sri Lanka. La sua velocità è aumentata costantemente e ha mantenuto una rotta dritta verso sud-est lungo il fiume Patapsco. Poi, i dati mostrano che la nave sembra aver perso energia ed essere andata fuori rotta. Tutte le luci si sono spente improvvisamente e dalla nave ha iniziato ad uscire del fumo. Poco dopo ha colpito il ponte.
Il ponte, lungo 2,6 km, attraversava il fiume Patapsco e il porto di Baltimora ed era una tra le principali vie di collegamento della città. Diverse sono le possibili spiegazioni per l'incidente: nella nave potrebbe essere avvenuto un guasto al motore, un guasto allo sterzo o un blackout del generatore. Un’altra ipotesi meno probabile è quella che si sia trattato di un errore di navigazione. Sono in corso gravi disagi al traffico stradale e anche l’attività marittima nel porto di Baltimora è stata gravemente colpita, nonché problemi significativi per gli importatori ed esportatori statunitensi, in quanto il porto rappresenta uno dei principali hub americani per auto, container e cargo internazionali.