Trasporto marittimo: l’importanza della VGM e del peso dei container

I casi
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13/07/2022


A seguito di numerosi incidenti durante le spedizioni via mare, già da alcuni anni il Comitato di sicurezza marittima dell’IMO ha introdotto regolamentazioni riguardanti le informazioni sul carico e in particolare la VGM (Verified Gross Mass), che il mittente/caricatore deve obbligatoriamente fornire prima dell’imbarco di ogni singolo container. La VGM, individuata mediante procedimento di pesatura, è la massa lorda di un container e corrisponde al peso netto della merce, del suo imballo ed eventuale rizzaggio, comprensivo del peso del container stesso. Senza questo dato il container non potrà essere caricato a bordo della nave. 

L’applicazione di tale regolamento, non sempre rispettato dai mittenti, è fondamentale in quanto il peso della merce condiziona la posizione del contenitore sulla nave e se dichiarato minore di quello effettivo mette a dura prova il fissaggio dei container che con il rollio della nave può cedere ed essere causa di gravi incidenti.

Ogni anno, numerosi container cadano dalle navi e vengono dispersi in mare.

Dal 2008 al 2019 il numero medio di container persi in mare è sempre rimasto sotto la soglia delle duemila unità l’anno. L’unica eccezione risale al 2013, legata all’affondamento della Mol Comfort con la conseguente dispersione di 4293 container. Ma, negli ultimi anni il numero delle perdite si è intensificato e risulta in considerevole crescita: secondo la ricerca del World Shipping Council nel biennio 2020-2021 i numeri si avvicinano alle quattromila unità nel 2020 e superano le duemila nel 2021, per un totale di 6226 unità

Un fatto da non trascurare, visto i numeri in costante aumento, che fanno emergere come la navigazione nelle acque internazionali sia caratterizzata da diversi rischi. Le principali cause che portano alla perdita dei container sono dovute proprio alla mancanza di un dato certo relativo al peso dei container, in aggiunta agli incidenti legati alle condizioni meteorologiche avverse e al mare agitato per il maltempo, ma anche agli incagli delle navi, ai cedimenti strutturali o alla merce caricata male. 

Perdere dei container in mare è sicuramente un problema per il settore con conseguenze per le compagnie di navigazione, costi, rischi per l’equipaggio e pericoli concreti per la navigazione. Così è stato avviato il programma Marin Top Tier, con l’obiettivo principale di prevenire tali incidenti e migliorare la sicurezza dei container. Si tratta di un progetto che coinvolge gli operatori del trasporto marittimo e che durerà tre anni; prevede una fase di analisi, studi e raccolta di dati per sviluppare raccomandazioni per diminuire il rischio di perdita di container in mare. I primi risultati rivelano che il rollio parametrico (fenomeno in cui l’angolo di oscillazione aumenta velocemente superando i 30°) è particolarmente rischioso per le portacontainer, soprattutto quando trasportano un eccessivo peso di merce, ed è tra le principali cause degli incidenti; quindi è stato sviluppato un avviso ai marittimi per riconoscerlo e prevenirlo, evitando così ulteriori perdite di container.